Belladormiente Skyrace: Paolo Bert e Cecilia Pedroni volano come aquile tra Quinzeina, Verzel e Castelnuovo Nigra
Terza edizione della Belladormiente Skyrace, la gara di “puro” skyrunning (non a caso prova del circuito Italy Series della FISKY) che offre agli skyrunner di giornata un menù di 29 km con 2100 metri di dislivello positivo e negativo. Un percorso molto tecnico, un eufemismo per dire che è un percorso da stambecchi. Partenza da Castelnuovo Nigra (quota 828m) e dopo l’iniziale asfalto seguito da qualche chilometro di sterrate e sentieri si inizia a salire il pendio della Quinzeina di Santa Elisabetta o sud (quota 2231m), si prosegue fino alla seconda Quinzeina (quota 2344m) e poi a fil di cresta in un saliscendi molto tecnico, esposto ed in parte attrezzato con corde fisse, che toccando, la punta Bersella (quota 2363m) e passando per il Pian dei Francesi, si raggiunge la punta Verzel (quota 2406m). Da qui in poi discesa cercando di salvare le gambe, passando per il rifugio Fornetto, quindi il vallone del Savenca, passando per una vecchia cava di quarzo e l’alpe Paradis. Prima di arrivare al traguardo si sale però ancora il Moncalvo, 200 metri di dislivello ma che mettono a dura prova chi non ha conservato un po’ di energie prima di arrivare al traguardo di Castelnuovo Nigra.
Abbiamo parlato del volo delle aquile. L’aquila stilizzata sul monumento nella piazza centrale si serebbe incuriosita nel vedere due bipedi con le canotte delle aquile Valetudo-Serim di patron Giorgio Pesenti, dominare al maschile e al femminile questa gara: parliano di Paolo Bert e Cecilia Pedroni. Gara di livello assoluto in cui Bert e Pedroni hanno vinto le categorie maschili e femminili. Per il fuoriclasse di Bricherasio, Paolo Bert, un percorso che sembra disegnato apposta per le sue caratteristiche, e infatti fin da subito è un testa a testa con il vincitore del 2016 e nazionale di trail running, il bergamasco Luca Carrara. Paolo Bert ha saputo fare la differenza nei traversi tra Quinzeina e Verzel, acquistando nella prima parte della discesa quel vantaggio che ha saputo portare fino al traguardo.
“Proprio una bella gara di montagna – ha commentato Paolo Bert al traguardo – di quelle che piacciono a me e che è sempre più difficile trovare. Complimenti agli organizzatori, perché pulire e segnalare un percorso del genere non deve essere stato semplice, e complimenti agli avversari che come Luca Carrara sono difficili da superare. Sono un po’ stanco dalle tante gare di salita e discesa delle ultime settimane, ma è andata bene anche oggi.”
Per Paolo Bert successo in 3h15’19”, seguito sul podio da Luca Carrara 2° in 3h18’17” e dalla sorpresa di giornata, Riccardo Montini 3° in 3h26’56”. Completano la top ten Roberto Giacchetto 4° in 3h29’29”, Michael Dola 5° in 3h31’40”, Diego Vuillermoz 6° in 3h41’55”, Mattia Deguio 7° in 3h50’28”, Emanuele Foglia 8° in 3h51’, Andrea Vesco 9° in 3h51’34” e Davide Tavario 10° 3h59’35”.
Nella gara femminile vittoria e record del percorso per la lombarda griffata Valetudo-Serim Cecilia Pedroni, che reduce dal successo della DoppioW60 (dir 60 km) di domenica scorsa prende la testa della gara e non la molla fin sul traguardo, tagliato in 3h53’35”, nuovo record del percorso (precedente 3h55’39” di Raffaella Miravalle). La segue di poco la cuneese Martina Chialvo 2a in 3h56’53” e completa il podio la vincitrice delle due precedenti edizioni Raffaella Miravalle in 4h15’.
“Siamo contenti del successo odierno – dichiara Lauro Ronchietto anima e cuore dell’organizzazione – Il meteo è stato dalla nostra parte, sono venuti atleti di valore nazionale a dar ulteriore lustro alla nostra gara. Un grazie va agli ottanta volontari e al Soccorso Alpino, per la maggior parte dislocati sul percorso in modo da fronteggiare qualsiasi problema, visto che la nostra è una vera gara di skyrunning, tracciata con oltre 200 metri di corde fisse e sul terreno impervio tra la Quinzeina e il Verzel. Appuntamento a tutti per l’anno prossimo.”
In allegato un po’ di foto della Belladormiente Skyrace.