Cesare Maestri ed Elisa Desco Campioni Italiani di corsa in montagna ad Arco di Trento
Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche) ed Elisa Desco (Atl. Alta Valtellina) conquistano il tricolore assoluto di corsa in montagna. Questo il verdetto della seconda e ultima prova dei Campionati italiani individuali ad Arco di Trento, nella Castle Mountain Running. Entrambi si aggiudicano la gara e quindi anche il titolo nazionale. Per il trentino è la prima volta, di fronte al pubblico di casa, mentre la cuneese che vive a Bormio conferma la vittoria dell’anno scorso. Nelle categorie giovanili sul gradino più alto del podio salgono Andrea Rostan (Atl. Saluzzo) e la compagna di club Alessia Scaini (Atl. Saluzzo) tra gli under 23, con il successo di giornata a Gaia Colli (Atl. Valle Brembana), mentre le sfide juniores premiano Alain Cavagna (Atl. Valle Brembana, primo under 20 al traguardo) ed Elisa Pastorelli (Atl. Lecco Colombo Costruzioni), quinta nella gara vinta dalla trentina Angela Mattevi (Atletica Valle di Cembra).
La manifestazione spalanca la corsa verso i Campionati Mondiali di metà novembre a Villa La Angostura, in Argentina. Scenario della rassegna, valida come quarta prova della Mountain Classic Cup nell’Eolo FIDAL Mountain and Trail Grand Prix, è stato ancora una volta il tracciato di cinque chilometri disegnato tra il centro cittadino di Arco, la rocca del Castello medievale e l’olivaia di Laghel, percorso due volte dalle categorie senior e under 23, una dagli juniores. Un palcoscenico noto da anni nel panorama del mountain running e già protagonista in passato di appuntamenti di grande livello, su tutti gli Europei del 2016, con venti telecamere sul tracciato per seguire la gara sul maxischermo in zona arrivo, grande pubblico e alto tasso di adrenalina. Nel ricordo dell’ideatore Franco Travaglia venuto a mancare poco più di due anni fa, si conferma la tradizione che prosegue con i figli Stefano e Andrea insieme al gruppo della Garda Sport Events, società organizzatrice che ha voluto puntare l’attenzione anche all’ecosostenibilità proponendo un evento quasi totalmente plastic-free.
SENIOR MASCHILE (10 km, 640 m dislivello) – Prova d’autore per Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche) che dopo aver dominato la scena nella prova “only up” di Recoaro Terme si è confermato leader stagionale azzurro anche sul tracciato “up & down” di Arco. Una vittoria voluta e guadagnata da parte dell’ingegnere ventiseienne trentino che ha voluto prendere in mano le redini della corsa sin dalle prime rampe. Nel giro di un paio di chilometri si è ritrovato tutto solo, dapprima inseguito da Bernard Dematteis (Corrintime), quindi dalla coppia targata Atletica Valle Brembana formata da Nadir Cavagna ed Alex Baldaccini. Al termine del primo giro il vantaggio del giudicariese sfiorava i 20 secondi, per poi aumentare ulteriormente nella seconda tornata e consentire a “Cece” di godersi in tutta solitudine e tranquillità la passerella finale su viale delle Magnolie, per raggiungere il traguardo “armato” di tricolore. Festeggiamenti che hanno inevitabilmente fatto scendere il vantaggio: 40:08 il tempo del neocampione tricolore – al primo titolo assoluto della carriera nel format “classic” interrompendo dopo undici anni il duopolio Dematteis-Chevrier – con Nadir Cavagna a 12 secondi davanti a Baldaccini (40:23). In quarta posizione, il valdostano Xavier Chevrier (Atl. Valli Bergamasche, 41:04) seguito da Bernard Dematteis (Corrintime) e da Giulio Simonetti (Corrintime), settimo quindi Alberto Vender (Valchiese), mentre il 17esimo posto consente ad Andrea Rostan (Atl. Saluzzo) di prendersi il titolo tricolore under 23 nonostante sia stato preceduto sul traguardo dai colleghi di categoria Lorenzo Cagnati (Tornado, 11°) e Matteo Bonzi (Atl. Valle Brembana, 16°). “Ci tenevo particolarmente al titolo italiano assoluto – le parole di Cesare Maestri – e dopo la vittoria nella prima prova, sentivo di potercela fare e credo di essermi espresso al meglio. Certo, contro avversari di questo rango non è possibile dare nulla per scontato e solo sul rettilineo finale mi sono concesso di allentare la pressione. Ora spero di mantenere questo stato di forma fino a novembre, per presentarmi al meglio ai Campionati Mondiali”.
SENIOR FEMMINILE (10 km, 640 m dislivello) – Elisa Desco (Atl. Alta Valtellina) centra la doppietta: successo nella Castle Mountain Running e trionfo nella corsa tricolore. L’esperta cuneese di casa a Bormio ha sfruttato al meglio l’assenza della rivale Valentina Belotti (leader dopo la vittoria nella prima prova) e ha gestito con oculatezza una gara iniziata nel segno della ruandese Primitive Niyirora (Gs Orecchiella Garfagnana), in fuga solitaria sin dalla prima salita con un margine spesso superiore ai venti secondi. Ma alla lunga, l’esperienza della Desco ha preso il sopravvento e nella seconda tornata del circuito l’azzurra ha progressivamente ridotto il gap, fino ad operare il sorpasso nel cuore dell’oliveto arcense. Gli ultimi due chilometri di gara hanno visto le due procedere di pari passo, finché nella discesa conclusiva Elisa Desco ha allungato per tagliare il traguardo dopo 46:59 di gara, con 3 secondi di vantaggio sulla Niyirora e meritare così l’ennesimo tricolore assoluto. Poco dietro la ventenne Gaia Colli (Atl. Valle Brembana, 48:19) si è resa protagonista di una giornata di grande profilo, viaggiando spalla a spalla con la Desco nelle prime battute di gara per poi difendere un prestigioso terzo posto assoluto. Ai piedi del podio, quarta Francesca Ghelfi (Pod. Valle Varaita) seguita da Elisa Sortini (Atl. Alta Valtellina) e dalla neomamma Alice Gaggi (La Recastello Radici Group), settima Alessia Scaini (Atl. Saluzzo) che festeggia il titolo under 23. “Ultimamente mi sono impegnata su distanze più lunghe – ha detto Elisa Desco – e non sapevo bene come potessi esprimermi su una gara più corta. Per questo ho preferito andare in progressione: conosco le capacità della ruandese e sapevo che sarebbe stata dura chiudere lo svantaggio, ma sono riuscita a centrare il doppio obiettivo e non potrei essere più soddisfatta di così”.
JUNIOR MASCHILE (5 km, 320 m dislivello) – Il bergamasco Alain Cavagna (Atl. Valle Brembana) si trova a suo agio sulla rocca del Castello di Arco e non tarda a mettere in mostra una superiorità apparsa netta sin dai primi metri. I cinque chilometri della prova under 20 si trasformano ben presto in un monologo per il diciottenne di San Pellegrino Terme, vicecampione europeo di categoria, che completa l’opera in 19:35 con poco meno di un minuto di margine sul valtellinese Alessandro Rossi (Lanzada, 20:31), precedendolo anche nella corsa al titolo. Terzo posto quindi per il piemontese Giacomo Bruno (Atl. Pinerolo, 20:45) con il vincitore della prima gara tricolore Luca Merli (Valchiese) in quarta piazza. “La Castle Mountain Running è una delle gare che più amo – è stato il commento a caldo di Alain Cavagna – e poter gioire per vittoria e titolo italiano al termine di una giornata così avvincente mi regala davvero una sensazione fantastica”.
JUNIOR FEMMINILE (5 km, 320 m dislivello) – Due gare in una, perché la vittoria di giornata e l’assegnazione del tricolore viaggiano su binari diversi. Che per il successo odierno non ci fosse storia, era nell’aria: troppo superiore la trentina Angela Mattevi (Atl. Valle di Cembra), vicecampionessa europea in carica (e oro nel 2018) per la concorrenza. La quasi diciannovenne di Segonzano ha tenuto fede al pronostico, dominando la scena per riprendere confidenza con il mountain running dopo l’eccellente estate trascorsa in pista: 23:42 il tempo finale, per lasciarsi alle spalle la cuneese Anna Arnaudo (Dragonero, 24:13) e l’altra piemontese Giovanna Selva (Sport Project Vco, 24:43). Diverso il discorso per il campionato italiano, alla luce dell’assenza delle protagoniste di Arco nella prima prova tricolore di Recoaro Terme: il quinto posto di giornata consente dunque a Elisa Pastorelli (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) di indossare la maglia tricolore under 20. “Ci tenevo davvero a gareggiare ad Arco – dichiara Angela Mattevi – secondo me è una gara meravigliosa. Pur essendo fuori dai giochi per il titolo italiano, ho voluto esserci per vivere fino in fondo l’atmosfera che si crea alla Castle Mountain Running e per riabbracciare la famiglia della corsa in montagna. Ora torno ad allenarmi in vista dei grandi appuntamenti autunnali”.
Fonte organizzazione