Daniele Meucci record italiano nei 10 km a Valencia
Una gara da record nella 10 km di Valencia, in Spagna. L’azzurro Daniele Meucci firma il primato italiano su strada in 28’08”, due secondi in meno della migliore prestazione nazionale di 28’10” realizzata da Stefano Baldini il 17 agosto 2002 ad Arco, con la quattordicesima posizione al traguardo. Un crono che il pisano dell’Esercito aveva già avvicinato correndo due volte in 28:19, a New York il 10 maggio del 2014 pochi mesi prima di vincere il titolo europeo di maratona a Zurigo e anche lo scorso 25 maggio ad Arezzo. Nel 2019, alla fine di ottobre, il 34enne ingegnere ha completato la 42,195 km di Francoforte in 2h10:52, a soli sette secondi dal personale e in linea con lo standard d’iscrizione per le Olimpiadi di Tokyo, dopo il ritiro ai Mondiali di Doha. Attualmente è allenato da Luciano Di Pardo, in collaborazione con la compagna Giada Bertucci. Tra qualche giorno inizierà un periodo di preparazione in quota a Iten, in Kenya, dal 20 gennaio fino a metà febbraio, dove poi tornerà nel mese di marzo, in vista di una maratona primaverile. Questi i parziali di Meucci a ogni chilometro: 2:50, 5:37, 8:23, 11:13, 14:04 (5 km), 16:54, 19:48, 22:35, 25:26, 28:08. Chiude invece al 47° posto l’abruzzese Daniele D’Onofrio (Fiamme Oro) con il personal best di 29:41.
“BELLO E INATTESO” – “Sono contentissimo perché non me l’aspettavo – racconta Daniele Meucci – e le cose più belle sono quando non te le aspetti: è il mio primo record italiano, non pensavo di farlo su questa distanza. Dopo la maratona di Francoforte, insieme al mio tecnico Luciano Di Pardo, ho scelto di recuperare bene con tre settimane di stop per poi ripartire correndo due gare di 10 chilometri, la We Run Rome di San Silvestro e poi quella di oggi, per tornare a sviluppare le mie qualità su distanze più brevi, che avevo un po’ tralasciato per affrontare la maratona. L’obiettivo era di correre forte, ma sinceramente non credevo così forte e avevo in mente un crono di 28:40-28:50, in modo da creare la giusta base prima del raduno in Kenya e di cercare una buona maratona in primavera. All’inizio si sentiva il freddo, la temperatura era intorno ai cinque gradi, e sono partiti tutti al massimo. Però questo mi ha aiutato perché sono stato più prudente, ma non troppo, nei primi tre chilometri in una corsa molto scorrevole, con tanta gente e tanti gruppetti, in cui si poteva trovare il ritmo giusto. Finalmente una super gara, che mi dà entusiasmo”.
KIPRUTO-WANDERS RECORD – A Valencia arrivano il primato del mondo e quello europeo. Il keniano Rhonex Kipruto demolisce il mondiale sulla distanza con 26:24 e migliora di quattordici secondi il 26:38 stabilito dall’ugandese Joshua Cheptegei un mese e mezzo fa, il 1° dicembre 2019 nella città spagnola. Per il ventenne, bronzo iridato nei 10.000 su pista a Doha, sfuma invece il record di passaggio sui 5 chilometri con 13:23 che inizialmente era stato assegnato e quindi rimane l’altrettanto recente 13:22 di Robert Keter (Lille, 9 novembre 2019). Soltanto in due hanno corso più veloce su pista, entrambi etiopi: i campionissimi Kenenisa Bekele (26:17.53) e Haile Gebrselassie (26:22.75), mentre il primato keniano nei 10.000 è di Paul Tergat con 26:27.85. Lo svizzero Julien Wanders ritocca il record europeo dei 10 km in 27:13, che deteneva con 27:25 (il 30 dicembre 2018 a Houilles, in Francia), ed eguaglia il suo limite continentale dei 5 km (13:29) piazzandosi terzo alle spalle del keniano Benard Kimeli, secondo in 27:12. Al femminile ancora Kenya protagonista nella 10K Valencia Ibercaja, targata World Athletics Gold Label, con Sheila Chepkirui che sfiora il primato del mondo nei 10 km in 29:46, ad appena tre secondi dal 29:43 di Joyciline Jepkosgei ottenuto il 9 settembre 2017 a Praga, davanti alle connazionali Rosemary Wanjiru (29:50) e Norah Jeruto (29:51): non era mai accaduto che tre atlete scendessero sotto i 30 minuti nella stessa gara.
Fonte fidal