14º Giro delle Casere (BG): vittorie di Emanuela Brizio al femminile e successo di coppia per Golinelli Nicola e Dennis Brunod
di Giorgio Pesenti
Domenica 15 maggio 2011 un bel gruppo di runner della corsa in montagna in quota hanno faticato su e giù per i sentieri della piccola Svizzera Bergamasca; una skyrace da Sottochiesa a Vedeseta (Bg) per 28,2 chilometri ed un dislivello complessivo di 3700 metri.
Questo ridente angolo delle Orobie è definito la piccola Svizzera in Bergamo perché i suoi paesini sono sparsi nel verde incontaminato di questo fazzoletto di territorio tra le valli: Brembana, Brembilla, Imagna e infine con la provincia di Lecco. Mediamente questi piccoli e tradizionali agglomerati urbani, costruiti in pietra naturale della zona, sono posizionati intorno ai mille metri sul livello del mare. Questo angolo di paradiso è particolarmente verde, dolce ed accogliente, qui i palati fini del formaggio fresco e stagionato, hanno solo l’imbarazzo della scelta, infatti qui imperano numerose varietà del famoso stracchino della Valle Taleggio. Oggi le previsioni meteo qui nella piccola Svizzera Taleggina non erano molto incoraggianti e i bravi organizzatori, con una grande dose di sapienza, hanno aspettato fino a trenta minuti prima dello start, prima di approvare definitivamente la fattibilità del percorso integrale, ed in barba a tutti i soliti cultori delle catastrofi metereologiche, ci hanno fatto disputare una gara con i fiocchi e in piena sicurezza.
Appena trascorse le 08,30 il buon cerimoniere della gara “Darietto Busi” ci ha lanciato verso il primo strappo che porta a Pizzino qui dopo 2 km di salita la skyrace era già delineata per quanto riguarda la primissime posizioni di classifica. Nella race rosa l’aquila della Valetudo Rosa Emanuela Brizio, finalmente dopo sette giorni di tribulazioni; ha gareggiato con una condizione di salute accettabile, nella settimana appena trascorsa i suoi globuli bianchi hanno avuto un bel da fare per sconfiggere un indesiderato virus Francese, comunque ancora, tra un colpo di tosse e insane dosi di starnuti è riuscita ha fare la differenza sulle agguerrite concorrenti, prima fra tutte la Francese Jemenez Stephanie e la Sanpellegrinese Buzzoni Lisa. Nella gara maschile i due più accreditati alla vittoria finale il Valdostano Dennis Brunod e il campione del mondo di combinata di skyrunning 2010 Golinelli Nicola hanno fatto subito il vuoto alle loro spalle, anche se, il giovane di Valmadrera Butti Stefano non si è mai dato per sconfitto e ha sempre avuto la costanza di stare vicino ai due winner della competizione. Nemmeno i due severi GPM di giornata, il passo Baciamorti mt. 2009 s.l.m. e il Sodadura mt. 2010 s.l.m., sono riusciti ha scalfire la resistenza fisica degli atleti di vertice e dopo un bel discesone finale su Vedeseta i giochi del giro delle Casere erano fatti.
Alla fine dei 28 km e 200 mt., ha firmato il suo nome e cognome sul primo spazio della classifica rosa la 5 volte campionessa mondiale di skyrunning l’aquila rosa Valetudo Brizio Emanuela con il tempo di h. 3 05’39”, 2^ La Francese del Team Salomon Jemenez Stephanie 3 06’39”, 3^ Buzzoni Lisa G.S. Altitude 3 14’31”, 4^ La Piemontese Cardone Debora 3 17’57”, 5^ Romanin Paola Team Aldo Moro Paluzza 3 28’32”, 6^ Corradini Maria Triathlon Trentino 4 01’54”, 7^ Chiappa Silvia G.S. Altitude 4 17’55”. Vittoria a pari merito per Brunod Dennis Polisportiva M. Avic in h. 2 32’10 e il Lariano Golinelli Nicola, 3° Butti Stefano Osa Valmadrera 2 35’51 4° Faverio Riccardo G.S. Orobie 2 36’33”, 5° Bonfanti Fabio GS Altitude 2 36’52”, 6° Pintarelli Gil Triathlon Trentino 2 37’01”, 7° Morassi Alessandro Team Aldo Moro Paluzza 2 43’29”, 8° Zerboni Daniele Polisportiva Lanzada 2 44’27”, 9° Zanotti Franco Runners Bergamo 2 46’19”, 10° Rizzi Fausto A.S. Premana 2 47’10”, 11° Berlinghieri Clemente Valetudo skyrunning Italia 2 49’19”, 20° e primo degli over 50 il Valetudo skyrunning Italia Fagiani Giuseppe 3 01’46”, 21° e 2° degli over 50 Boni Antonio IZ Skyracing 3 06’06”, 24° e 3° over 50 il Valetudo skyrunning Italia Baroni Antonio 3 09’00”. A completare gli stellari risultati del team Valetudo, ci hanno pensato: Berizzi Roberto, Rottoli Giacomo, Pesenti Giorgio e Mantelli Fabrizio.
Cosa raccontano gli anziani della Valle Taleggio davanti al camino con in mano un buon bicchiere di vino rosso “Tornago” di Almenno San Salvatore.
A Sottochiesa in Val Taleggio, c’era un uomo vizioso, giornalmente amava trascorrere molto tempo nelle osterie del paese, in compagnia di persone poco raccomandabili. Una sera tornando a casa, trova un uomo disteso in mezzo alla strada, con animo caritatevole, di slancio, lo aiuta a rimettersi in piedi e poi se lo porta a casa. Appena arrivato in casa, lo fà stendere sul letto della sua stanza; và subito in cucina e gli prepara un po’ di caffe’; quando e’ pronto lo versa in una scodella e lo porta all’uomo che stava nel suo letto. Entrato nella stanza vede che lo sconosciuto si e’ addormentato profondamente; allora torna in cucina a bere un po’ di caffe’ da lui preparato e anche lui si addormenta, seduto sulla sedia e con la testa sul tavolo.
Passata una mezzoretta, avverte nella stanza dove stanno gli stracchini a maturare, che gli assi e gli stracchini cadono a terra; in cuor suo pensa: Ma come puo’ accadere questo casino se gli assi sono appoggiati al soffitto, con fili di ferro per evitare che i topi arrivino a rosicchiarli? Di corsa va a vedere che cosa e’ successo, e trova assi e stracchini a terra tutti a pezzi..!!! Corre nella stanza per chiamare quell’uomo, ma il tale dormiva ancora. Ritorna in cucina senza rendersi ragione di quello che succede e si addormenta con la testa sul tavolo. Piu’ tardi, nella cantina cadono, con un forte rumore, le bottiglie, i fiaschi e le scatole messe sulle mensole; e sente che si spaccano le panche con sopra le damigiane di vino.
Scende rapidamente in cantina e vede le damigiane del vino spaccate, i bottiglioni dell’olio rotti, i vasi del miele a terra, in mille pezzi, poi nota farina, riso, pasta cruda da tutte le parti. Spaventato e pieno di paura, corre nella stanza a chiamare quell’uomo, ma l’uomo dormiva sempre; ritorna in cucina e di li a poco vede entrare dalla porta un grosso gatto di quelli soriani, tutto infarinato col pelo irto. Il gatto salta sulla credenza e fa cadere per terra tutti i piatti dall’alzata, poi salta sul camino e scaraventa a terra i candelieri; e infine salta sulla finestra, la apre e scompare. Il poveretto torna nella stanza a chiamare quell’uomo che aveva raccolto in strada, sperando nel suo aiuto, ma l’uomo non era piu’ sul letto e il suo giaciglio bruciava. Piangente e spaventato, finalmente capì che cosa era successo e chi era quell’uomo che s’era portato in casa: era un folletto.