Alimentazione per la corsa in quota: non esistono alimenti che possono far vincere una skymarathon o un trail, ma esistono alimenti che possono danneggiare la prestazione.
Di Giorgio Pesenti
E’ utile conoscere alcuni concetti generali per una corretta alimentazione per affrontare allenamenti e competizioni di skyrunning o corse nella natura. Si deve ricordare che tutto ciò che introduciamo nel nostro organismo, deve servire contemporaneamente ad alimentarci, a idratarci e a proteggerci dall’usura del gesto atletico ripetuto per ore su terreni impervi.
Le calorie: è la benzina.
Vitamine, minerali, fibre, antiossidanti: sono la nostra protezione.
L’acqua delle bevande e quella contenuta nei cibi: per la regolazione termica e la salvaguardia delle cartilagini, delle ossa, delle fibre muscolari e per un circolo fluido del sangue.
Le proteine con i loro aminoacidi essenziali: permettono il continuo rinnovamento dei tessuti e la continua manutenzione dei pezzi usurati del corpo umano.
Il motore del corridore del cielo o per chi fa gare trail ha bisogno di una miscela di macronutrienti: carboidrati, proteine e grassi con dei rapporti percentuali molto rigidi che possono variare in piccole quantità da atleta ad atleta, secondo la funzionalità del singolo organismo.
Si può stabilire che il 50-60% delle calorie che servono ai corridori deve provenire dal gruppo dei carboidrati, non più del 30% dal gruppo dei grassi ed il restante 10-20% dal gruppo delle proteine.
I muscoli consumano una miscela di carboidrati e lipidi che varia in percentuale a seconda degli allenamenti svolti e dall’intensità dell’esercizio fisico: all’inizio dell’allenamento vengono consumati carboidrati, nell’esercizio prettamente aerobico i muscoli utilizzano soprattutto i grassi, mentre con il crescere dell’intensità del lavoro viene consumata una miscela sempre più ricca di carboidrati.