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Andrea Prandi e Francesca Perrone domano La Direttissima il Monte Bondone


È stato il lombardo Andrea Prandi a dominare la sesta edizione de «La Direttissima». Il 26enne carabiniere bormino ha impiegato poco più di un’ora e mezza a coprire i 12,7 chilometri (con ben 2.053 metri di dislivello) da Piazza Duomo, nel cuore di Trento, a Cima Palon, la vetta del Monte Bondone: il portacolori dell’Alta Valtellina, fermando il cronometro su 1h35’14”, ha quindi conquistato il meritato successo nella K2, la sfida regina della kermesse organizzata dallo Sci club Monte Bondone. Il classe 1998 nato a Merate, in provincia di Lecco, e ora residente a Bormio era uno dei principali favoriti, e non ha certo deluso le attese: fin dai primissimi metri di ascesa all’Alpe di Trento Prandi ha cominciato a dettare il ritmo, prendendo ben presto il largo su tutti gli avversari. A completare il podio, due trentini, ovvero Thomas Guadagnini (Dolomitica), staccato di 6’23”, e Gabriele Fedrizzi (Maddalene Sky Team), che ha accusato un ritardo di 10’06”. Più combattuta la lotta per il primato al femminile: ad esultare è stata la padrona di casa Francesca Perrone (Atletica Rotaliana), che ha chiuso in 2’02”19 precedendo di 45 secondi Marianna Tavonatti (Atletica Clarina) e di oltre 14’ Pamela Peretti (Trentino Running Team).


Ha offerto spettacolo anche la K1000, competizione più breve che prevedeva uno sviluppo di 9,6 km e 1.456 metri di dislivello, compresi fra la città di Trento e località Vason sul Monte Bondone. Qui a trionfare è stato il 19enne Erik Canovi, pure lui valtellinese, ma portacolori del Gruppo Sciatori Fiamme Gialle, che completando il percorso in 1h08’28” ha rifilato 2’10” a Mattia Baldo (Atletica Trento) e 2’32” a Simone Costa (Atletica Rotaliana). La prima donna a presentarsi a Vason – come due anni fa –  è stata la classe 1977 Annelise Felderer (Sarntal Raiffeisen), che ha bloccato il cronometro sul tempo di 1h21’59”, con Elisabetta Broseghini che ha tagliato il traguardo meno di due minuti dopo (1h23’37”).
Il ricco programma annoverava anche la K1000 Women, prova verticale che rispetto alla K1000 proponeva una variante finale, ricalcando nei pressi di Vason il tratto percorso anche dalla K2: in questa gara ha furoreggiato la classe 1990 Sophie Maschi (Bozen Raiffeisen), che con il tempo di 1h31’18” ha fatto il vuoto, lasciando a circa 20 minuti Michelle Ferrazza (1h51’04”) e Alexa Callovini (1h51’56”).
Ha tagliato il traguardo tra gli applausi anche Alessandro Colombo, atleta amputato che dopo l’impresa “everesting” (ovvero coprire in meno di 24 ore il dislivello di 8848 metri, l’altezza dell’Everest) di aprile sul Monte di Mezzocorona ha voluto percorso la K1000 in 2h31’59 dando l’ennesima prova di una tenacia senza limiti.


Legittima la soddisfazione degli organizzatori, che tra i 140 iscritti hanno annoverato anche i promettenti atleti della nazionale italiana juniores di sci di fondo, allenati dal tecnico fiemmese Stefano Corradini, che hanno scalato il Monte Bondone anche come momento di preparazione in vista delle prossime competizioni di skiroll e sci fondo estivo, tra ossigenazione in quota e importanti carichi di lavoro: i giovani, tesserati per i Gruppi sportivi Fiamme Gialle, Giamme Oro, Carabinieri ed Esercito, hanno come focus le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 che per quanto riguarda lo sci di fondo saranno di casa in Val di Fiemme.
Apprezzato il pacco gara (contenente prodotti tipici delle aziende sostenitrici, come Pastificio Felicetti, Melinda, Enervit Salumeria Belli, Birrificio Rethia di Vezzano, Piccoli Frutti Sant’Orsola, Ferrari Spumanti, Distilleria Marzadro, nonché un gadget del marchio i-exe), così come i premi speciali riservati ai vincitori della K2, ovvero 2 stuoie antalgiche (dispositivi medici per il recupero muscolare) per un valore commerciale di 2000 euro ciascuna messo in palio da Syrio Trento. Prezioso, poi, il patrocinio del Comune di Trento, di Trento Funivie, dell’Associazione Operatori Monte Bondone, del Coni provinciale e dall’Associazione Azzurri Olimpici d’Italia del Trentino.
Insomma, dopo un anno sabbatico «La Direttissima» prosegue il proprio percorso di crescita per diventare un festival della corsa in quota con baricentro sulla città di Trento: nei prossimi giorni lo spettacolo offerto dall’evento godrà di un’importante vetrina grazie ad uno speciale previsto su Sky Sport 24 e nel programma di sport outdoor Icarus.

Hanno detto

Andrea Prandi (primo classificato K2): «Per me è la prima vittoria qui alla K2, davvero bella la gara con la partenza dal centro di Trento e l’arrivo sulla cima del Bondone con 2000 metri di dislivello in un’unica salita: un bellissimo terreno per allenarsi, sono davvero felice di essere qua».

Francesca Perrone (prima classificata K2): «Prima volta alla K2 e prima vittoria! Non vedevo l’ora, io qui mi alleno tutte le settimane, il Monte Bondone è la mia montagna di casa quindi sono super contenta di questa giornata».

Erik Canovi (primo classificato K1000): «Sono contentissimo, è stata una gara fantastica con partenza nel centro storico di Trento fino a queste splendide montagne. Non sapevo come impostarla dopo un periodo per me buio e un’estate con pochissime gare, sono partito per divertirmi e alla fine è andata per il meglio».

Annelise Felderer (prima classificata K1000): «Sono riuscita a prendere subito un buon ritmo per poi tenerlo fino in cima, sono contentissima di com’è andata. Alla partenza era un po’ caldo, qui si sta meglio! Come sempre la gara è stata organizzata bene, sono contentissima».

Yuri Nicolussi (Comitato organizzatore): «È stata una sesta edizione coi fiocchi dopo l’anno sabbatico del 2023. Siamo contentissimi, non poteva andare meglio tra il meteo spettacolare, i tanti iscritti e tutto il resto. Il binomio città-montagna è diventato un must, per l’anno prossimo abbiamo intenzione di ampliare il programma gare, nei prossimi mesi sveleremo le novità: sarà una grande sorpresa per tutti».

Fonte Pegasomedia

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.