Appunti di viaggio dalla Hong Kong Lantau 2 Peak
Hong Kong si è presentata ai nostri occhi una città-stato modernissima, per 24 ore sempre attiva, immediatamente si presenta molto rumorosa ma allo stesso tempo assai eccitante con le sue viste mozzafiato sul mare. Non per altro è diventato uno dei più grandi centri economici e finanziari di tutta l’Asia e il suo porto è uno dei più trafficati al mondo.
Dai volti delle persone che abbiamo incontrato si presume che siano in maggioranza di origine cinese, inoltre scrutando bene la folla si notano molti ospiti o uomini d’affari stranieri di tutti i continenti. L’aeroporto di Hong Kong è ultra moderno, immenso e spettacolare, è stracolmo di viaggiatori ma nulla viene gestito per caso quindi risulta efficientissimo, nel giro di pochi minuti si ritirano le valigie e si passa il controllo del passaporto; nei luminosi spazi aeroportuali si nota subito che, cartacce e mozziconi di sigarette in terra non se ne vedono, che stranezza! Questa cura nel preservare e salvaguardare l’habitat Hong Kong si nota in tutti gli angoli e le viuzze del centro città nonostante questa metropoli sia stata edificata in un fazzoletto di terra, dove vivono oltre sette milioni di individui. I collegamenti con il treno express da e per la stazione centrale di Hong Kong sono di una rapidità eccezionale, che bella visione non scorgere scarabocchi sulle carrozze, le poltrone del treno-metro sono di una comodità tipo salotto di casa e l’interno sono di una pulizia da sala operatoria, nessuno schiamazza mentre viaggia e chi parla lo fà sottovoce. Prima considerazione: Ma dove siamo arrivati?
Alla stazione centrale abbiamo sempre incontrato una gran quantità di persone in movimento, un folla oceanica, tutti un pò frettolosi ma sempre composti e molto educati. E i giovani? Ma che bella sorpresa, tutti perfettamente allineati in fila ad attendere i treni del metro o in coda per salire sulle scale mobili, nessuno ha il cavallo dei pantaloni tra il bacino e le ginocchia, nessuno ha un tatuaggio o piercing e le scarpe sono correttamente allacciate, robe dell’altro mondo! Le persone sono in maggioranza di piccola statura ma quasi nessuno ha la pancetta, le donne e pure tutte le ragazze vestono in modo molto signorile ed elegante. Si nota che la città è stata pensata e costruita in modo ultramoderno ma estremamente funzionale, qui il terreno è oro e intelligentemente per lasciare spazio al verde le costruzioni sono molto alte, in media i grattacieli sono su 40 piani, gli ascensori sono di una comodità estrema e sono velocissimi e non si avvertono oscillazioni nel movimento. Qui a Hong Kong i tifoni sono di casa infatti abbiamo corso la Lantau 2 Peak il 4 ottobre sotto uno di questi con forza media, dal cielo scendevano secchiate d’acqua sulla testa, o bella era pure tiepida! E qui, nonostante il vento fortissimo e l’acqua a catinelle, i palazzi e i grattacieli restano al loro posto, non ci sono frane, le fognature assorbono l’acqua senza problemi e non c’è nessun allagamento, e siamo sul livello del mare! Mai visto da noi…
I camminamenti per i milioni di abitanti di Hong Kong sono su enormi passaggi sopra le strade, costruiti in cemento armato e protetti per la pioggia, hanno svariati collegamenti per le vie all’interno città e per i futuristici (attuali qui) centri commerciali extra lusso. In questi centri commerciali ci sono molte marche italiane della moda e del lusso in generale, meno male che un po’ di made in Italy c’è. A parte il discorso del lusso ma come mai da noi non si fanno queste cose che ho elencato, o meglio, non ci educano a fare queste cose per il bene comune delle persone? Un bel mistero, ma allora qui da noi in Italia abbiamo sbagliato qualcosa? Probabilmente il nostro sistema scolastico fa’ acqua o addirittura ci fanno arrivare in testa dei tifoni diseducativi; a Hong Kong il sistema scolastico è famoso per essere molto impegnativo e richiede scolari e studenti molto motivati. Gli alunni a Hong Kong devono tenere un rendimento molto alto, chi insegna sono di una severità esemplare e si pretende da chi frequenta la scuola un assoluto rispetto delle persone e dei programmi scolastici.
Comunque nonostante i problemi del nostro stivale io tifo Italia!
Di Giorgio Pesenti