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ASD Polisportiva UICI Torino: impegno e passione per i non vedenti


Mentre l’impianto sportivo del Primo Nebbiolo di Torino, situato al centro del Parco Ruffini, è vivo dei colori, del vociare e dei passi sulla pista blu di atletica dei tanti ragazzini che si allenano, poco più in là un gruppetto di cinque sei atleti fa il suo ingresso nello stadio per iniziare il proprio allenamento. Posate a terra le sacche, tolte le tute e legate le scarpette, con passo tranquillo cominciano ad inanellare un giro di pista dopo l’altro. Loro però, non corrono da soli. Accanto hanno i loro angeli custodi. Che in gergo si chiamano guide, o accompagnatori.

Quei cinque sei atleti fanno parte dell’ASD Polisportiva UICI Torino, associazione onlus impegnata in attività sportive per non vedenti. Questo gruppo che si allena al Primo Nebbiolo è composto da ragazzi ipo e non vedenti e, come ogni martedì e giovedì, fra di loro che anche il presidente dell’associazione, Giuseppe Valentini.

Dopo qualche quattrocento correndo, un paio camminando e terminato lo stretching, il presidente rifiata e parla della sua associazione. «La A.S.D. Polisportiva UICI Torino – spiega Valentini – nasce nel 1980, nell’ambiente dei non vedenti. La sua sede, infatti, è da sempre ospitata presso i locali della sezione provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Torino, in corso Vittorio Emanuele, con la quale collabora attivamente. Il nostro obiettivo è di promuovere ed organizzare attività di tipo ludico, motorio, ricreativo e sportivo vero e proprio, indispensabili al disabile visivo per il raggiungimento di un suo equilibrio socio-psico-fisico».

Il presidente prosegue raccontando che per la realizzazione delle molteplici attività praticate, si ricorre all’indispensabile aiuto di numerosi volontari ed istruttori retribuiti, che da molti anni collaborano con la polisportiva.

Uno di questi è Dario Vernassa: veterinario per professione, guida ambientale, atleta e allenatore per passione. Portacolori del Cus Torino fra i Mastee 45, maglia con la quale da giovanissimo gareggiava come velocista: 100, 200 e 400. Oggi, esattamente da 24 anni, è allenatore degli atleti non vedenti. Una passione e un divertimento che hanno tenuto Dario ancorato al mondo dell’atletica. «Ho iniziato nel 1988 – racconta lo stesso Dario – quando ho proseguito il lavoro che un amico aveva iniziato durante gli ultimi mesi di servizio civile. Si trattava di allenare in palestra dei non vedenti, ma io non avevo alcuna esperienza. Presto imparai e mi adattai a comprendere le esigenze di chi non può vedere. Ho seguito corsi, preso patentini e ora sono un allenatore a tutti gli effetti, da anni».

Intanto la preparazione al Primo Nebbiolo prosegue; terminato il riscaldamento si procede con tecnica di corsa e qualche allungo. I ragazzi si affidano completamente alle parole e alle direttive di Dario, che con la sua esperienza e amore per la corsa può regalare un sogno, come quello di correre anche una maratona. Fra questi atleti, c’è chi l’ha già fatto.

Ma la Polisportiva, come sottolineano Vernassa e il presidente Valentini, non si occupano solo di atletica e corsa su strada. Vengono organizzati allenamenti e gare anche di nuoto, ciclismo in tandem, showdown, sci, torball, judo, canotaggio e danze. Poi eventi quali Cane al Buio, percorso enogastronomico per sperimentare le capacità dei sensi residui e Aperitivo al Buio, per degustare cibi e bevande senza usare la vista. E infine la gara organizzata dall’associazione, denominata Oltre la Vista, che si corre in primavera al Valentino e che quest’anno ha superato i 900 iscritti.

Fra difficoltà, gioie e speranze, la Polisportiva UICI di Torino prosegue senza sosta l’impegno per i non vedenti, grazie anche al grande lavoro del vice presidente Elena Bussino, del direttore sportivo Maria Pia Sarli, del tesoriere Gianfranco Favarato e della segretaria Ester Giuliana Piattica. Nonché lo splendido lavoro di volontari, guide e allenatori che come Dario Vernassa rendono possibile tutto ciò.

Il presidente Valentini ci tiene infine a ricordare: «Siamo sempre alla ricerca di persone che abbiano il desiderio di dedicarci anche una piccola parte del proprio tempo libero. Chi infatti volesse avvicinarsi a noi per fare da guida nella corsa, in tandem, nello sci, o chi avesse capacità di districarsi tra la burocrazia dei lavori d’ufficio, può contattarci ed entrare a far parte della nostra grande famiglia».

L’attività ormai trentennale ha permesso all’associazione di essere conosciuta e stimati negli ambienti sportivi per disabili italiani e internazionali e nel corso dell’anno sono molti gli inviti a partecipare a tornei e meeting.

Gli anni di impegno sono stati coronati nel 2000 con la consegna da parte del CONI – FISD della pergamena e della medaglia d’oro. Un doveroso riconoscimento a chi, ogni giorno, sa regalare un sogno.

Marco Ceste