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Cristian Sighel, primo Atleta ipovedente nella storia della 100 km


L’aria fresca ed un leggero vento mitiga il sole già alto domenica 26 luglio nel cielo di S. Giuliano, pochi metri da Rimini; traffico scarso nella capitale della Riviera, è presto, molti si stanno alzando da letto, qualcuno non c’è ancora andato e sta tornando dalla discoteca.

Alla Nuova Darsena però, già da sabato 25, c’è animazione, sta andando in onda la 4a edizione della 100 km Rimini Extreme.
Gionni Schiaratura, la voce per niente rotta dalla notte insonne, ha già accolto gli Atleti che hanno concluso la gara, primo tra tutti i quell’Ivan Cudin (dal Friul per i colori del GM Udinesi) che proprio non vuole cedere lo scettro di Re della gara; quattro edizioni e 4 vittorie, l’Albo d’Oro è tutto suo, quest’anno con un tempo di 7h 39’ 24”.
Arriva anche la prima donna; è la bolognese Monica Barchetti (Atl. Calderara Tecnoplast), già vincitrice della prima gara nel 2006, che chiude con un buon 10h 10’ 53”.
Una veloce intervista, un cambio di maglia e poi sparisce, anche lei come Cudin, come Gionni, come tanti ragazzi presenti dalla mattina presto.
Si sentono degli applausi, l’atmosfera e la tensione salgono poi, dall’ultima curva, l’animazione annuncia l’arrivo del grande protagonista di questa gara, accompagnato da tanti amici.
E’ lui, è Cristian Sighel, il 31enne Atleta ipovedente di Baselga del Pinè (TN) che ha voluto provare la 100 km, lui che ha difficoltà con la sua unica diottria ma che ha sfidato la lunga notte sulle colline emilianoromagnole, su un percorso unico e particolare, illuminato solo dalle stelle e dalle vetture incrociate sul tracciato, aperto al traffico.
Cristian che vive e corre ripetendosi quelle parole che spiccano sulla sua maglia e su quelli dei tanti Amici ed Atleti che gli sono a fianco, quel “Guarda oltre a ciò che non vedi” che è la sua filosofia ma che dovrebbe e potrebbe essere consiglio per tutti.
Cristian che arriva con le braccia alzate, primo Atleta ipovedente al Mondo a correre una 100 senza essere legato all’accompagnatore, quell’Andrea Accorsi, ultramaratoneta bolognese che ha voluto condividere subito l’esperienza, che è stato per 100 mila metri al suo fianco, indicando per tutta la gara strada e pericoli unicamente con la sua voce.
Quella goccia che a molti scende non è una perla di sudore ma una lacrima, per l’impresa di Cristian, di Andrea e della stessa Monica Barchetti, che è stata con loro fino al 30 kilometro, per poi allungare, recuperare le 3 Atlete che la precedevano ed andare a vincere.
Arriva Cristian e gli applausi, gli abbracci continuano, come quello di Franco Carati, Vice Presidente Nazionale Lega Atletica UISP, che ha inteso supportare Cristian ed Andrea nell’impresa, così come ci hanno creduto Banca Malatesiana e Legea, da subito al loro fianco, o il Coni, con il Dott. Mantovani che ha prima aiutato lungo il percorso e poi premiato i vincitori.
Ce l’ha fatta Gionni ad allestire la sua bella creatura, che anno dopo anno cresce di partecipanti, ce l’hanno fatta gli Atleti che hanno elogiato il percorso e l’organizzazione, puntuale, precisa e che ha dato ai partecipanti quello che a loro serviva e chiedevano; che poi non è altro che la giusta ricetta di chi sa organizzare bene come Schiaratura.
E ce l’ha fatta Cristian che alle ore 9 35’ e 47” di domenica 26 luglio 2009 è entrato nella storia della 100 km.

Claudio Bernagozzi
Addetto Stampa
Lega Atletica UISP Bologna

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.