Il Giro d’Italia di Marco Chinazzo: fino a venerdì di corsa per le strade della Sardegna
Sono passati nove giorni da quando Marco Chinazzo è partito da Cortemilia, paesino in provincia di Cuneo, per affrontare un’avventura a dir poco ai limiti dell’umana comprensione e fattibilità: il Giro d’Italia di corsa! 3600 chilometri in tre mesi, da nord a sud e poi da sud a nord, passando attraverso le venti regioni della penisola.
Un viaggio tanto sulle strade italiane, quanto all’interno di se stessi, per un atleta di 36 anni che ha iniziato il suo rapporto con la corsa non troppo tempo fa, ma che di chilometri ne ha già macinati tanti.
Il Passatore portato a termine e lo scorso anno già un’impresa degna di nota: dal suo paese della provincia di Cuneo, di corsa fino a L’Aquila in 14 tappe. Il tutto, fatto per beneficienza in collaborazione con l’AISM.
Lo scorso lunedì 21 gennaio è partito per questa nuova missione, che per la maggior parte della gente sarebbe più che impossibile, mentre per il corridore della Valbormida è qualcosa di speciale che nasce dal profondo.
I primi giorni hanno portato Chinazzo dal suo paese alla vicina Liguria, a Genova da dove si è imbarcato per la Sardegna. Giunto ad Olbia, Marco ha iniziato a correre in direzione Cagliari, da dove venerdì si imbarcherà nuovamente, destinazione Sicilia.
Proprio in questi giorni, dunque, Marco si trova in territorio sardo. Ha percorso circa 400 chilometri da quando è partito e ha già ha avuto la possibilità di vivere emozioni contrastanti, ammirare vari tipi di paesaggi, correre con diverse situazioni metereologiche e conoscere molta gente.
Per quanto riguarda la Sardegna, è rimasto colpito dagli incantevoli spettacoli naturali che gli si sono aperti davanti agi occhi, i quali gli hanno fatto capire che questa è davvero una terra tutta da scoprire. E per quanto riguarda i sardi, Marco afferma che sono persone molto cordiali e amichevoli. All’inizio un po’ diffidenti, comprensibilmente incuriositi da questo podista estremo, ma poi decisamente affabili e gioviali.
Marco per ora non ha incontrato molti altri sportivi sulla sua strada, il che trasforma ancora di più il suo viaggio in un’impresa solitaria. Anche se a tenergli compagnia ci sono il fotografo Ezio Cazzuli e il fisioterapista Matteo Devalle, due figure che ovviamente non potevano mancare, per documentare il Giro d’Italia di Marco e dare ai suoi muscoli il quotidiano, meritato e doveroso rilassamento.
Le condizioni metereologiche sono state incontrate già tutte: pioggia, vento, sole e freddo.
Ora, per altri due giorni si godrà lo splendido territorio sardo, dopodiché sarà il momento di cambiare regione. Perché l’avventura è appena all’inizio.