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Ivrea–Mombarone: dal 1922 al 2022, 100 anni di storia della Corsa in Montagna il 18 settembre a Ivrea


Era il 6 agosto del 1922 alle ore 3 del mattino, quando da Piazza Carlo Alberto di Ivrea, oggi Piazza Ottinetti, presero il via 33 concorrenti, con lo scopo di partecipare alla prima edizione della “Marcia di resistenza al Mombarone”, in pratica da Ivrea al Mombarone e ritorno con l’obbligo di transitare in alcuni punti fissi di controllo situati a Bienca, Andrate e San Giacomo, con l’obbligo di firma al passaggio.

Ma che Italia era quella di un secolo fa’? La prima Guerra Mondiale era finita da 4 anni, l’influenza “Spagnola” che in pratica fece in Italia più morti della guerra, da appena 2. Vittorio Emanuele III era il sovrano del Regno d’Italia e pochi mesi dopo, nell’ottobre del 1922, la “Marcia su Roma” organizzata dal Partito Fascista lo indusse ad incaricare Benito Mussolini di formare il nuovo governo, segnando di fatto l’inizio del “Ventennio Fascista”. Quell’anno si corse la decima edizione del Giro d’Italia, vinto da Giovanni Brunero di San Maurizio Canavese, quasi a conferma che nel Canavese la passione per gli sport di fatica, a piedi o in bicicletta, era molto forte, in tempi in cui si faceva sentire la recessione per la guerra e non c’erano tante altre soluzioni per il tempo libero.
In quel contesto si disputò l’Ivrea-Mombarone-Ivrea, di cui certo era il dislivello (2100m dai 271m di Ivrea ai 2371m della Colma del Mombarone), ma non il chilometraggio, visto che poi si poteva passare dove si voleva. Rinaldo Bovo fu il primo vincitore, con il tempo di 5h35’00”, tempo incredibile all’epoca. Dopo 3 edizioni (dal 1922 al 1924) la storia ricominciò nel 1976 con la corsa in salita da Ivrea a San Giacomo di Andrate, una prova generale di corsa in salita di 12 km con 1000 metri di dislivello, organizzata dagli Andratesi che già immaginavano quel che sarebbe successo nei 44 anni successivi.

Quindi gli Andratesi e l’Associazione sportiva Amici del Mombarone, capitanati da “Patron” Giuseppe Nicolotti, lavorarono tra le quinte per un anno per quella che è stata la “prima Riedizione dell’Ivrea-Andrate-Mombarone”, questa volta di sola salita, 2100 metri di dislivello e un po’ di più dei 20 km attuali perché fino a Valneira si correva sulla strada sterrata senza i tagli per il sentiero, datata 2 ottobre 1977. Partirono in 54, il meglio della Marcia Alpina Piemontese e Valdostana, tra cui due donne: Franca Peretto che vinse (3h59’19”) le prime 2 edizioni ed Elena Bianchetti, che nel corso degli anni ne vinse ben 5 di edizioni. A scrivere per primo il suo nome nel prestigioso Albo d’Oro dell’Ivrea-Mombarone fu Edo Ruffino in 2h15’49”, su Marco Treves e il fratello Elio Ruffino.

In 43 edizioni tanti campioni sono passati sui sentieri dell’Ivrea-Mombarone, e rimando all’Albo d’Oro per non far torto a nessuno, altri non ci sono più ed erano amici, come Mauro Fogu (3 volte vincitore e primo a correre in meno di 2 ore) e Leonardo Follis. Abbiamo visto i grandi corridori africani sui sentieri, come il keniano Julius Rono e l’ugandese Jean Marie Uwajeneza, vincitori rispettivamente nel 2016 e nel 2015, per finire con il più grande scalatore della storia della corsa in montagna, il neozelandese Jonathan Wyatt che oltre a 6 titoli Mondiali di corsa in montagna, ha partecipato a 2 Olimpiadi: Sidney 2000 e quella famosa per noi italiani di Atene 2004 con il trionfo di Stefano Baldini. Jonathan Wyatt nel 2014 ha vinto e stabilito il record di 1h55’17” dell’Ivrea-Mombarone, dando con la sua partecipazione lustro ad una manifestazione che è la storia stessa della Corsa in Montagna.

Tra le donne siamo passati dal 3h59’19” di Franca Peretto della prima edizione al record 2h15’08” di Camilla Magliano del 2017, atleta dal talento cristallino, in mezzo tante campionesse della corsa in montagna e skyrunning, con il record di 6 successi di Ornella Bosco.

Novità di quest’edizione è il nuovo Presidente degli Amici del Mombarone e del Comitato
Organizzatore dell’Ivrea – Mombarone: Claudio Brunod. Imprenditore di successo, un cognome da
predestinato, anche senza parentele, con 2 miti dello skyrunning come Bruno e Dennis Brunod,
Claudio Brunod ha il merito di essersi messo al timone di una barca che era finita nelle secche della
pandemia e di qualche incomprensione, per far ripartire dopo 2 anni di stop, quella che è la 44ma
edizione ma soprattutto l’edizione del centenario. “Il presidente di una corsa storica come l’Ivrea–Mombarone – ci dice Claudio Brunod – è un ruolo di prestigio ma arduo. Ho trovato un gruppo di persone motivate, forti e soprattutto oneste. La principale difficoltà è stata quella di mettere tutti d’accordo, mettendo la gara davanti a tutto. Le persone passano, la gara resta ed è un vero valore per tutto il territorio. Il mio obbiettivo, pur partendo in ritardo, è di rilanciare questa gara così famosa non solo in Canavese, ma in tutta Italia. 100 anni di storia e 44 edizioni non è poco, una bella responsabilità, ma mi piacciono le sfide. I progetti per il futuro sono ambiziosi, ma ora testa bassa e concentrati per far disputare una grande edizione dell’Ivrea–Mombarone del centenario. Buon divertimento a tutti”.

Le iscrizioni, attive da luglio si possono effettuare sul sito internet www.wedosport.net
oppure presso il negozio Gymmy Sport piazza Balla 11 Ivrea tel. 0125425300
Sarà anche organizzata una corsa non competitiva Ivrea Andrate di 10 km, un modo per mettersi alla prova sulla prima parte del percorso dell’Ivrea-Mombarone.

La distribuzione dei pettorali sarà fatta sabato 17/09 dalle 15 alle 18 in piazza Ottinetti a Ivrea, luogo della partenza della gara la domenica mattina 18/09 dalle 6,30 alle 8, dopo di chè avverrà la punzonatura dei pettorali.

Le premiazioni, che saranno precedute dal pasta party a buffet, saranno nel Salone Pluriuso di Andrate a partire dalle ore 15,30. Il pacco gara è costituito da uno zainetto tecnico per le gare di trail.

Sarà obbligatorio portare una giacca antivento/antipioggia da indossare in caso di eventi climatici estremi sul percorso

Il rientro dalla Colma del Mombarone a frazione San Giacomo viene fatto a piedi, a San Giacomo gli atleti troveranno borse e navette per il rientro ad Andrate, buff e barrette energetiche.

Per informazioni www.amicidelmombarone.it infomombarone@libero.it

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.