Monviso Vertical Race: le foto ed il racconto dell’organizzazione
Le foto del Monviso Vertical Race di Crissolo ed il racconto di Carlo Degiovanni, che con passione si dedica a questa manifestazione come organizzatore, speaker e narratore:
Paolo Bert e Alma Rrika nel vento del Monviso, protagonisti domenica 30 a Crissolo nel 4° Monviso Vertical Race.Sport o esercizio di filosofia? Cosa c’è di attraente o di affascinante in un confronto duro con una salita asfissiante che ti propone, passo dopo passo, sei autentici muri: due/trecento metri per strappo ma con la faccia radente alla massima pendenza, a respirare il profumo della prima fioritura dove il terreno è stato appena abbandonato dalla neve?
E il vento. Crudele vento dei monti che comunque tu salga è sempre contrario, che asciuga il sudore e fa sbandare l’atleta, schiena curva in posizione quasi ossequiente alla faccia est del Re di Pietra.
Solo i primi paiono giocare con il gesto atletico. Salgono quasi danzando sulla punta dei piedi sfidando la meta con la schiena dritta e lo sguardo altero.
C’è molto di sport in tutto questo. Ma c’è anche un esercizio di introspezione. C’è anche il desiderio di confronto con se stessi e la voglia di essere protagonisti di un appuntamento che segna, oramai da quattro anni, l’avvio dell’estate in quel di Crissolo, località alla quale la sorte ha assegnato il compito di custodire il Monviso.
Oggi, domenica 30 maggio, per un po’ il Re di Pietra si è fatto vedere ma il riparo accogliente e riscaldato predisposto ai 2400 metri dall’organizzazione ha avuto ragione sugli sguardi poetici e gli atleti hanno preferito scambiarsi le prime impressioni davanti ad un bicchiere di thè caldo al riparo dal vento.
130 sono stati oggi i protagonisti della scalata e non chiedete a loro perché lo hanno fatto: risponderanno con uno sguardo e nulla più. E’ una passionaccia che ognuno tiene gelosamente per se, E’ un sentimento e come tutti i sentimenti non si può spiegare ne condividere; si può solo provare.
Partenza dalla quota 1330 di Crissolo ed arrivo ai 2330 del Monte Granè. 4175 i metri lineari che separano la partenza dall’arrivo..
Grande la concorrenza di altre manifestazioni di specialità ad iniziare dal Campionato Regionale di Varallo. Non ostante ciò 130 complessivamente i partenti (autentici specialisti delle salite) e tra di loro 19 atlete.
Percorso integro dopo i timori di impraticabilità degli ultimi giorni causa neve e maltempo.
Qualche piccola deviazione per cercare il terreno più asciutto ha provveduto ad allungare un po’ i tempi di riferimento.
Paolo Bert (Pod. Valle Infernotto), già protagonista della edizione inaugurale, sceglie le traiettorie e fila su a scatti. Nelle gambe ci sono ancora i 37 Km vittoriosi di domenica e si fanno sentire. Gara tattica la sua che lo vede in vetta ancora protagonista. 40 minuti e 8 secondi. Non è record ma oggi a tempo e gambe non si poteva chiedere di più (a proposito: sono autorizzato a comunicare che il suo allenatore è Carlo Degiovanni, cioè io, ma vi assicuro che di norma è un campione che fa grande l’allenatore più che il contrario…).
Si rinnova il duello con Fabio Bonetto (Atl. Val Pellice). E’ li ad un respiro, cerca l’aggancio sull’ultima rampa ma alla fine è un maestoso 2° posto pagato con un ritardo di 23 secondi. Sale su forte anche Gerbotto (Roata Chiusani). Il passo è ancora quello dello sci-alpinista e produce un tempo finale di 42’15.
Fabrizio Attardi (Libertas Forno – 42’52) e Massimiliano Di Gioia (CBR Borgaretto – 43’42) completano le prime 5 posizioni assolute maschili.
A Taziano Odino, Garnier Claudio, Costa Giancarlo e Aimar Alberto le vittorie nelle singole categorie.
La gara al femminile viene scritta ancora una volta dalla Tranese Rrika Alma. Vincitrice nel 2009 e comunque protagonista nelle edizioni precedenti, l’atleta cittadina si è fatta valere autorevolmente salendo in 49’03. Lontana dal record della Clerico (45’29) oggi assente, ma anche per lei vale la situazione logistica legata a neve e vento.
Malan Giovanna (Atl. Val Pellice 50’21), anche lei reduce dai successi del Trail dei Parchi, contiene il recupero di Romina Cavallera (Boves Run 50’41) e conquista il secondo gradino del podio. Quest’ultima, allenata da Mauro Riba, sta affinando la preparazione in montagna dopo la stagione delle mezze maratone e sarà sicura protagonista del campionato provinciale cuneese previsto a Barge per domenica 6 giugno.
Plavan Marina (S. D. Baudenasca – 50’52) e Verna Barbara (Atl. Saluzzo – 58’02) le vincitrici delle categorie femminili.
Le grandi fatiche organizzative, connesse alle difficoltà logistiche evidenti su percorsi di questo tipo sono state ricompensate dalla generale soddisfazione degli atleti.
Alla prossima!!! (Carlo Degiovanni)
Guarda la galleria fotografica completa del Monviso Vertical Race di Alessio Raccanello