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Mountain Running Cup La Sportiva Gore-tex: dopo sei corse in Spagna, Svizzera e Italia i leader sono Emanuela Brizio e Ionut Zinca della Valetudo.


Di Giorgio Pesenti

La seconda avventura del circuito mountain running cup è iniziata nei Paesi Baschi in Spagna, con la corsa dell’Arratzu, sabato 27 aprile, su un percorso di 30 km e un dislivello complessivo di 4000 metri. La skyrace è stata disturbata da un meteo primaverile pazzerello, in gara gli atleti sono stati flagellati da una fitta tempestata, proprio sul tratto più tecnico di gara, nonostante le pazzie delle nubi comunque i 174 corridori non hanno avuto grossi problemi per cui la gara Basca è risultata molto gradevole da correre. Nella gara dell’Arratzu il Valetudo Ionut Zinca ha fatto lo skyrunner-solista terminando la gara in compagnia del vento, 2° Adel Albalat, 3° Jose Antonio Gutierezze Pinera, 4° Cappelletti Daniele Valetudo, 5° Miguel Caballero, nelle femmine le due Basche Maite Mayora Elizondo e Uxue Fraile Azpeita hanno fatto una gara all’attacco sin dal primo chilometro e hanno messo in difficoltà la Valetudo rosa Emanuela Brizio che con grande mestiere ha limitato i danni ed è giunta terza. Molto bella la premiazione di questa gara con premi molto remumerativi anche per i team. Sul primo gradino del podio è salita la Valetudo skyrunning Italia.

Sabato 25 maggio la 5^ edizione del Trail del Monte Soglio a Forno Canavese (TO). Ecco servito lo spauracchio della seconda tappa del circuito con il “Gir Lung” di 63 km per un dislivello positivo di 3500 metri, ma ci pensa Zeus il dio delle nubi e della pioggia e pure della neve nonché dispensatore di fulmini. Con le previsioni meteo invernali annunciate, i bravi organizzatori di Forno Canavese ribaltano i loro programmi e riprogrammano la gara lunga su di un tracciato inedito di 43 km per un dislivello complessivo di 4200 metri, in questa seconda prova del mountain running cup avviene la tripletta degli Spagnoli del team la Sportiva 1° Caballero Miguel, 2° Dani Tristani Cara, 3° Castan David Lopez, 4° Daniele Fornoni e 5° Trisconi Stefano, nel trail rosa Boifava Federica è prima, 2^ Borzani Lisa, 3^ Glarey Sonia, 4° La Valetudo rosa Mora Cecilia. Trecentoquarantadue i trailers che hanno sfidato neve pioggia e vento. Un ringraziamento è doveroso ai volontari sul percorso che hanno reso possibile questo trail.

Domenica 9 giugno 12^ edizione Valmalenco Valposchiavo ed ecco ancora Zeus che ci mette lo zampino e anche la terza prova deve essere disputata su di un percorso alternativo, lo staff organizzatore Italo-Elvetico ha eliminato a malincuore il sentiero dei contrabbandieri e il mitico passaggio sul passo del Campagneda; tutta la gara viene riprogrammata in territorio Svizzero di Poschiavo con un tracciato di 26 km per un dislivello complessivo di 3200 metri. Il percorso di gara è molto filante ma la caratura internazionale degli atleti presenti rende questa prova molto appassionante e ricca di spunti atletici di ottimo livello. Nella skyrace maschile danno spettacolo il Colombiano Padua Saul Antonio e il campione Italiano di skyrunning Tadei Pivk, i due si rincorrono per tutti i 26 km ma alla fine la freschezza atletica di Padua ha il sopravvento e l’emergente Colombiano è il primo che alza le braccia al cielo nella piazza di Poschiavo, 2° Tadei Pivk , 3° Bundi Gion Andrea. Nella gara in rosa Serafini Silvia del team Salomon, complici i suoi trascorsi di corsa stradaioli, rende la corsa molto difficile al duo Valetudo Emanuela Brizio e Cardone Debora, con le due aquile Valetudo nei tratti in discesa a tentare la rimonta sulla Serafini, ma come il percorso si spiana, la Serafini riesce a riallontanarsi di nuovo; alla fine 1^ Serafini Silvia, 2^ Emanuela Brizio e 3^ Cardone Debora. Impeccabile come sempre l’organizzazione della gara Italo-Svizzera. Gli atleti classificati sono stati 227.

Dopo la terza prova inizia a delinearsi la classifica provvisoria del circuito, nel settore femminile Emanuela Brizio inizia a racimolare punti preziosi, mentre nel settore maschile il primo vincitore di tappa, il Rumeno della Valetudo Ionut Zinca si infortuna seriamente e lascia sul terreno punti preziosi, si fanno avanti il Valetudo Szabolcs Gyorgy Istvan e il Piemontese de La Sportiva Bert Paolo.

Domenica 30 giugno 4^ tappa la 8^ edizione della Stava Skyrace, ci siamo di nuovo con il meteo negativo; sulle cime del Cornon e dell’Agnello si depositano 20 cm di neve e l’organizzazione dell’U.S. Cornacci è costretta a tagliuzzare un po’ il tracciato che diventa 24 km per un dislivello complessivo intorno ai 4000 metri. Il percorso comunque, nonostante le opportune modifiche, risulta molto tecnico e appagante sotto il profilo naturalistico e paesaggistico. Sullo start di Tesero si presentano con la maglia di leader il duo della Valetudo Emanuela Brizio e l’incredulo giovanotto Rumeno Szabolcs Gyorgy Istvan. La skyrace presenta ai nastri di partenza skyrunners di livello internazionale di altissimo calibro, dopo pochi metri di gara, all’attacco del sentiero del Cornon, la Stava skyrace ha già due padroni, la campionessa Fiemmese Antonella Confortola e il Friulano Tadei Pivk. Nella gara in rosa il tandem della Valetudo composto da Brizio Emanuela e Cardone Debora, sulle due salite di giornata, tentano di limitare i danni per poi spingere il motore a tutto gas nell’ultima discesa, ma la Confortola è in giornata di grazia e a Tesero arriva prima con una condotta di gara autoritaria, 2^ Emanuela Brizio e 3^ Cardone Debora. Nella race maschile Pivk vola davvero sul Cornon, su questa prima asperità i Piemontesi Fenaroli Maurizio team Valetudo e Paolo Bert la Sportiva tentano di stare alle calcagna del quotato Pivk ma lo stato di forma di Tadei non perdona nessuno e si invola come un falco verso il primo gradino del podio sul traguardo di Tesero. A questa 4a prova si rivede Ionut Zinca dopo tre operazioni per un infortunio ad un gamba e 15 giorni di allenamento; dove non bastano le gambe Zinca ci mette l’anima ed il cuore, e con un’ultima parte di discesa tirata all’impossibile riesce a recuperare Bert e a guadagnare un argento che alla vigilia pareva impossibile da conquistare. Atleti classificati 161, da lodare l’organizzazione.

Domenica 28 luglio la quinta tappa, la 21^ edizione della classicissima Giir di Mont di Premana in Valsassina (Lecco), per intenderci la Zegama all’Italiana. 32 i km da correre con un dislivello di 4800 metri, tre le salite con altrettanti discese, l’ultimo tratto di falsopiano che porta gli atleti all’ultima discesa dell’alpe Deleguaggio è una bomba esplosiva per la resistenza dei runners, poi la temperatura da microonde fà il resto e mette al tappeto i corridori che arrivano all’appuntamento di Premana con qualche problema di resistenza alla fatica. Il Giir di Mont presenta tutti gli anni una start list internazionale da campionato del mondo e per chi vuole raccogliere punti per il circuito La Sportiva Gore-Tex, a Premana la competizione diventa un’impresa epica. Per quest’ultimo motivo suggerirei agli organizzatori del circuito, per i prossimi anni, di stabilire per questa skymarathon di Premana un punteggio maggiorato del 20%. Dulcis in fundo il magico staff di Premana ci mette anche la diretta TV Rai per cui in gara gli atleti non si risparmiano un attimo e l’impegno è massimale. Negli ultimi due anni il Giir di Mont è diventata una skymarathon da vincere a tutti i costi e il tatticismo in gara è diventato quasi esasperato. Nella gara maschile l’aquila Valetudo Ionut Zinca, non ancora in perfetta forma per ritardo di preparazione e remore della sparata iniziale del 2012, ha corso con gli occhi puntati sugli avversari controllando ogni mossa e avvertendo lieve ogni cedimento o titubanza e “Zinca il migliore”, e cosi è stato. Ionut a sbalordito tutti arrivando sul traguardo in picchiata, come un’ aquila reale, 2° il vincitore 2012 Castanier Tofol Bernat, 3° Rancon Julien, 4° Ricky Gates, quinti e sesti i due gemelli Dematteis. Al femminile vittoria ineccepibile per la Silvia Serafini, 2^ Emanuela Brizio, 3^ Ibarbia Beloki Aitziber. Atleti classificati 372. Con questo risultato di Premana Brizio Emanuela ipoteca definitivamente il successo finale del circuito La Sportiva Gore-tex, già conquistato nel 2011, mentre Paolo Bert con il suo 20 posto in classifica deve a malincuore lasciare sulle spalle di Zinca maglia e primato del circuito. Bella la prova al Giir di Mont del mitico camoscio Messicano Ricardo Mejia, aquila onoraria del team Valetudo skyrunning Italia, nelle tre ascese ha dato ancora paga a molti big con l’anagrafe più recente.

Domenica 25 agosto a Vezza d’Oglio in provincia di Brescia, la Red Rock ultraskymarathon di 44 km era la sesta tappa e la finale del circuito, e… ci risiamo con lo Zeus che vuole rovinare la festa con le condizioni meteo avverse; due giorni prima della sky, giù temporaloni con tuoni e fulmini e per finire anche qualche spruzzata di neve oltre i 2500 metri di quota. Per cui lo staff di Vezza ha dovuto escogitare un percorso alternativo degno della fama del Red, alla fine ne è uscita una marathon montana di 37,5 con un dislivello complessivo di 4600 metri. Ad agosto il calendario delle gare di skyrunning è molto fitto e poi il periodo vacanziero non aiuta gli organizzatori a fare il pienone nelle start list, comunque il blasone della Red Rock ha richiamato numerosi big del panorama internazionale di skyrunning e tanti amatori. I pronostici fornivano, per la gara maschile, una battaglia sportiva serrata tra i top running di Italia, Romania e Spagna , e gli atleti non hanno deluso le aspettative. Subito dopo il via delle ore 9 si è capito subito che l’aquila Valetudo Zinca è tornato lo Zinca della Stava 2012, questo grazie a due mesi di allenamento senza intoppi. Alle sue spalle la battaglia per l’argento si è fatta infuocata, nonostante la temperatura invernale percepita in quota, tra l’aquila Valetudo Szabolcs Gyorgy Istvan e lo Spagnolo gommato la Sportiva Lopez Castan David. E’ doverosa una nota di encomio per il ragazzino Rumeno Gyorgy classe 1992, dopo un anno di apprendistato nello skyrunning. Tutto è iniziato alla Dolomites Skyrace 2012, la sua prima gara di skyrace internazionale; durante l’ascesa al piz Boè non ha collezionato nessun problema mentre nel primo tratto di discesa tecnica si è messo le mani nei capelli perché non sapeva dove mettere i piedi. E dopo un anno di duri allenamenti è riuscito a metabolizzare i consigli di Zinca, e con una grande forza di volontà, ecco la trasformazione in atleta top runner! Un esempio per i giovani skyrunner ,assolutamente da imitare. Nella Red rosa Emanuela Brizio ha fatto gara solitaria al comando, conscia di avere già in bacheca, per la seconda volta consecutiva, il titolo di campionessa del circuito Mountain Running Cup la Sportiva Gore-tex, alle sue spalle in classifica si sono piazzate Benedetti Debora e terza Moraschinelli Lucia. Sul traguardo finale della Red Rock, Zinca ha guadagnato gara e l’insperato titolo di campione di mountain running cup, secondo Lopez Castan David, 3° Szabolcs Gyorgy Istvan. Atleti classificati 69. Ottima la performance nel circuito per Paolo Grossi Team Valetudo, è l’unico atleta che ha corso tutte le gare del circuito 2012 e 2013. Nota di merito anche per Zullato Ivano Valetudo finiscer 2013.

Classifica finale circuito:

Femminile: 1^ Brizio Emanuela, 2^ Benedetti Debora.

Maschile: 1° Zinca Ionut, 2° Bert Paolo, 3° David Lopez Castan, 4° Szabolcs Gyorgy Istvan, 5° Cappelletti Daniele, 6° Miguel Caballero Ortega, 7° Adell Cristoball, 8° Varesco Cristian, 9° Longo Paolo, 10° Arquin Lukas.

Concluderei con i complimenti per il comitato organizzatore, nella speranza che l’avventura del Mountain Running Cup si ripeta anche nell’anno 2014.

Giorgio Pesenti

ono nato a Brembilla, nel bergamasco, e ora vivo a Almenno San Salvatore. Dal 2004 sono presidente della Valetudo skyrunning e collaboro con il network OutdoorPassion dal 2011.