A Paruzzaro (NO) si è chiuso il circuito Ammazzainverno
dal Blog di Matteo Raimondi
Neve dal cielo e neve sulla terra con i piedi che aprono la via veloci lungo quello spettacolare sentiero che come una gincana si srotolava su e giù tra i boschi di Paruzzaro (NO) E la neve fin sopra le caviglie. Era l’ultima tappa del Circuito Ammazzainverno e noi provavamo ad ammazzarlo divertendoci a sfrecciare il più velocemente possibile e tutto attorno un surreale bianco paesaggio.
Eravamo partiti poco prima dal centro di Paruzzaro e lungo il primo tratto su asfalto, reso scivoloso dal ghiaccio e dalla neve fresca, era un gruppetto di atleti a fare l’andatura. 4 atleti del Circuito Running (Stefano Luciani, Claudio e Francesco Guglielmetti, Giuseppe Spada) e i due alfieri dell’Atletica Palzola (Antonio Vasi ed io). Dopo questo primo km di lancio è il momento di tuffarci nella neve alta lungo un sentiero che per il resto della gara sarebbe stato il nostro luna park. “Ma questo è il mio territorio!” mi son detto e allora giù a tutta sorpassando Vasi che stava facendo l’andatura e portandomi in testa ad aprire la via.
I piedi spingono forte con la neve che sovrasta le caviglie. Curve da disegnare alla perfezione, discese e salite. Salite e discese. Alberi sfrecciano ai lati. Neve da solcare. Bianco negli occhi. E dietro passi che diminuiscono ma non cedono. Non mi giro e continuo a divertirmi spingendo sull’acceleratore… E poi… lo vedo di nuovo, quel bambino sulla decina d’anni intento a modellare il suo pupazzo di neve. Guardandomi arrivare interrompe un attimo il suo capolavoro e con la manina mi saluta. Ha in mano un guanto, il mio guanto che gli avevo dato pochi giorni prima per farci il naso al suo pupazzo. “Gli è passato il raffreddore“, mi grida mentre mi avvicino a lui di corsa. “Mi chiede di ridarti il tuo guanto e ti ringrazia, ne ha avuto proprio bisogno.” Io lo raggiungo, rallento quel poco per vedere il suo sorriso e per afferrare il guanto e già sono oltre ad aprirmi la strada. Ma corro guardandomi indietro perchè non so farne a meno e mentre lo vedo rinpicciolirsi nel bianco paesaggio gli grido: “quando ne avrai bisogno avrò sempre un guanto con me“. E riprendendo a spingere lo sento ridere da lontano. E la gara continua.
A metà percorso, lungo uno strappo mi si affianca Claudio Guglielmetti ma terminata la salita mi riporto avanti e aumento ancora l’andatura. A Claudio che cede di colpo subentra il compagno di squadra del Circuito Running Giuseppe Spada che mi tallona a pochi metri di distanza. Ogni tanto i sui passi nella neve si intensificano ed ogni tanto si affievolano. E’ una bella lotta, tra amici, nella neve, dove bisogna anche pensare a stare in piedi oltre che spingere. Di tanto in tanto curve prese larghe. Verso il 5° km mi si affianca ma ritorno ancora davanti ed insisto. Solo nell’ultimo km riesco a distanziarlo di quei 20-30 m che aumenteranno nella discesa finale che Giuseppe affronta con più cautela.
E dopo quasi 7 km di gincana nella neve taglio il traguardo per primo. Dopo 15″ è il turno di uno Spada in splendida forma. Poi, 40″ dopo, l’amico Francesco Guglielmetti che solo nel finale è riuscito a distaccare il compagno di squadra Antonio Vasi caduto in una delle ultime curve. Poi Claudio Guglielmetti e Carlo Carlini.
CLASSIFICA (6,9 km)
UOMINI: 1° Matteo Raimondi (Atl. Palzola) 25’40″, 2° Giuseppe Spada (Circuito Running) 25’55″, 3° Francesco Guglielmetti (Circuito Running) 26’20″, 4° Antonio Vasi (Atl. Palzola) 26’40″, 5° Claudio Guglielmetti (Circuito Running) 27’20″, 6° Carlo Carlini (Marathon Verbania) 27’25″
DONNE: 1° Valentina Mora (Paruzzaro) 30’10″, 2° Maria Luisa Barattino, 3° Eleonora Rosselli, 4° Laura Beccaria (Podistica 2005), 5° Elga Medina
RAGAZZI: 1° Fabio Carta, 2° Matteo Lorenzini
Classifica Finale Società del Circuito Ammazzainverno 2012-2013: 1° Gravellona, 2° Castellania, 3° Paruzzaro, 4° La cecca, 5° Sport & Sportivi