Etna Neuberg Ecomarathon: a Ionut Zinca e Betta Tatiana la corsa sul vulcano siciliano
Di Giorgio Pesenti
Sabato 3 novembre Catania. La bellezza del paesaggio risente di una luce Africana che avvolge, abbaglia e fà da comune denominatore al sogno, alla suggestione e all’intensità evocativa di una zona di frontiera sospesa tra Africa ed Europa.
Un mese fa’ in occasione dell’Etna Valetudo skyrace avevo scritto che i corridori del cielo che si avventurano in Sicilia in cerca di emozioni ed esperienze assai rare, sono immediatamente accontentati. Il territorio Siciliano e’ ricco di mutazioni naturalistiche di alto pregio internazionale: l’acqua, la terra, il cielo e fuoco delle sue viscere ti fanno innamorare a prima vista.
Oltre alle straordinarie bellezze della nostra regione piu a sud d’Italia, e’ assolutamente doveroso pensare che la Sicilia e’ la culla della civiltà del mare nostrum, il Mediterraneo, la sua posizione strategica la rese la piu ambita terra culturale da conquistare a qualsiasi costo, in Sicilia si insediarono numerosi popoli per estrarre le varie conoscenze di questo stato frontaliero. I primi ad accorrere furono i Fenici, per secondi approdarono i Greci, e in poco tempo gli ellenici fondarono sulla terra Sicula le città di Agrigento, Siracusa, Milazzo e Messina. In seguito scese l’impero Romano e in poco tempo sull’isola fiorino vari mestieri legati all’agricoltura, al commercio e all’industria navale. Dal nord calarono i Normanni, infatti a testimoniare questa discesa, sono il colore azzurro degli occhi di alcuni residenti dell’isola. Dalla Spagna arrivarono i Catalani e gli Aragonesi, questi due popoli Iberici hanno contribuito ad incrementare la cultura Cristiana. Di enorme rilevanza e’ stata la dominazione Araba, questo lungo periodo ha lasciato su tutta l’isola un segno indelebile.
Ma la sapienza intelettiva dei Siciliani e’ da attribuire in larga misura alla cultura Greca, infatti le prime scuole d’Italia vennero fondate nell’isola Siciliana comprese anche le prime università. A Siracusa e’ nato uno dei personaggi piu intelligenti e straordinari di tutti i tempi, Archimede, pensate che questo illustre Siracusano riusciva da solo a bruciare le navi nemiche con la trasmissione del fuoco con degli enormi specchi; nella sua città natale esiste un museo dedicato alle sue invenzioni.
Sulla base di questa premessa culturale di primaria levatura mondiale nasce anche l’originalità di inserire nel parco dell’Etna la Neuberg Ecomarathon, una corsa di 42 km con un dislivello positivo di 950 metri e negativo di 1350 metri, un tracciato che mediamente scorre vicino ai duemila metri sul livello del mare. I runners che frequentano queste gare abbinano la corsa ad un periodo di vacanza e purtroppo in questo periodo di lunga crisi economica la partecipazione a molti eventi sportivi con sedi fuori rotta dalle zone del nord Italia si e’ ridotta considerevolmente.
Comunque alla partenza della prima Etna Neuberg ecomarathon si sono presentati un bel gruppetto di runners in rappresentanza di Romania, Finlandia, Turchia, Francia e Italia. Alle 8,45 lo staff ha comunicato le ultime info e alle 9 lo start ha lanciato i maratoneti verso la zona nord dell’Etna. La gara ha presentato subito il conto delle sue difficoltà altimetriche con un’ascesa di 200 metri di dislivello, prima su pista battuta e poi su sentiero; dalla pancia del gruppo si vedevano bene Ionut Zinca e Fabio Bazzana che in testa facevano il ritmo alla gara, le sagome dei volatili disegnate sulla parte posteriore delle magliette della Valetudo sembravano incastonate alla perfezione nel maestoso panorama dell’Etna.
Poi la prima discesa, la piu tecnica della Neuberg ecomarathon, (a proposito questo evento di skyrunning è stato sponsorizzato dall’azienda bergamasca Neuberg leader in sistemi di aspirazione), il duo Valetudo e’ sparito dalla vista di tutti gli inseguitori. Nella corsa rosa l’aquila della Valetudo rosa Plavan Marina si e’ subito buttata all’inseguimento della leader Betta Tatiana, ma finita la discesa tecnica la vincitrice di giornata Tatiana, ha prodotto un forte cambio di passo rimanendo al comando in solitudine.
Il tracciato Etneo, complice una giornata meravigliosa, ha cullato visivamente tutti i corridori e specialmente l’occhio destro, era sintonizzato sul canale lavico della vista dell’Etna, i cui crateri sommitali erano coperti da un bianco strato di neve, il cielo azzurro era ricamato dagli sbuffi grigi dell’attività vulcanica. Tutti i 42 km sono stati uno piu colorato dell’altro, il colore di sfondo era il grigio lavico con tonalita’ di marrone, a seconda della data delle eruzioni, uno sfondo lunare rendeva piu appariscenti i colori autunnali dei boschi con delle sfumature di giallo e arancione che ti sorprendevano facendoti restare a bocca aperta. In alcuni passaggi si scorgeva il panorama marino della costa Catanese e lo spettacolo si completava in forma idilliaca. Il tratto finale di 2 km è stato interamente boschivo con una vegetazione molto alta e quando la vista degli atleti è stata catturata dal colore giallo dell’arco d’arrivo, la loro fatica ha avuto termine.
Il primo ad alzare le braccia al cielo è stata l’aquila della Valetudo skyrunning Italia Zinca Ionut con il time di 2h52’50”, per Zinca è il secondo successo consecutivo sull’Etna nel 2012, visto che il 30 settembre aveva vinto l’Etna Valetudo skyrace e il titolo individuale del circuito Valetudo MNRIC. Secondo il campione Italiano di ultraskymarathon 2012, Fabio Bazzana con 2h55’00”, 3° il Siciliano Recupero Antonino in 3h02’28”, seguito dai conterranei, 4° Mazza Cesare e 5° Lo Porto Vito, 11° chi scrive Giorgio Pesenti.
Nella Ecomarathon rosa dominio assoluto della Siciliana Betta Tatiana in 3h23’11”, 2^ la Piemontese in forza al team Valetudo rosa Plavan Marina in 3h55’18”, 3^ la Finlandese Therese Nissen 4h08’45”.
Bravi come sempre gli organizzatori della Mandala trail capitanati dalla guida vulcanologica Marco Tomasello e da Stefano Marta.